Colonica - Residenza sociale per disabilità neuro-psichiatriche

Location
Year
2022
Structure
House (Multi Residence)
Style
Modern

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Credits

Photographer
MedullMedulla Studio Medulla

From LDA.iMdA architetti associati

Il recupero della colonica antistante la Residenza Sociale per Disabilità neuro-psichiatriche “Casa Verde” fa parte di un più ampio piano che ha l'obiettivo di ristrutturare e mettere a sistema gli immobili esistenti: il Villino Magnelli ampliato negli anni sessanta, il fabbricato rurale denominato “colonica” ed il fienile antistante.
Il piano di recupero prevede quindi la conservazione dei due fabbricati rurali e l'ampliamento dell'ex villino Magnelli e la dotazione di un sistema infrastrutturale comprendente sia gli accessi carrabili che pedonali ed un parcheggio.

La particolare conformazione geomorfologica del sito e la fragilità paesaggistico-ambientale hanno guidato l'intervento su due linee progettuali:
alleggerire il crinale collinare in cui il progetto è collocato riducendo il pericolo di instabilità del versante;

preservare le caratteristiche del luogo intervenendo anche attraverso l'architettura con un linguaggio adeguato;

L'alleggerimento del crinale è avvenuto attraverso la sottrazione e la ricollocazione in sito del terreno di crinale, soprattutto nella zona del parcheggio, e attraverso la creazione di volumi interrati nei fabbricati oggetto di recupero.
Il fabbricato “colonica”, ospita un centro per le attività diurne per ragazz* con disabilità neuro-psichiatriche modeste, completando l'attività di Casa Verde che invece offre, per patologie con gravità maggiore, un servizio residenziale.

L'intero piano di recupero è stato costruito ponendo particolare attenzione al sistema del “percepito” a livello paesaggistico-ambientale - il sito infatti è parte integrante dell'anello verde che circonda l'insediamento di origine medievale di San Miniato.
Seguendo questo approccio il fabbricato principale della RSD Casa Verde, essendo per una parte rilevante un volume nuovo, è stato trattato con un sistema facciata in alluminio microforato che simula il colore del bosco antistante, permettendo così una forte attenuazione della percezione del volume.

Per la colonica l'atteggiamento è stato diverso. È stata mantenuta la consistenza planivolumetrica e neutralizzato il fabbricato attraverso il colore, un “freeze” che permette di percepire la tipologia storica tutelata e che annuncia un nuovo utilizzo del fabbricato.

Con questa linea progettuale abbiamo anche trattato le superfetazioni. La loggia microforata di progetto reinterpreta infatti una superfetazione storicizzata, che ostacolava la lettura dell'organismo storico.

L'omogeneità cromatica nel trattamento delle superfici è stata oltremodo funzionale alla definizione dell'intero complesso accentuando la gerarchia tra i diversi plessi esistenti.

Il colore neutro utilizzato nel trattamento dei prospetti continua all'interno, garantendo una coerenza linguistica, creando spazi particolarmente rilassanti per l'attività dei ragazzi.

L'architettura con il suo linguaggio ha la necessità di guidare lo spazio della città, senza necessariamente urlare, su questa linea di equilibrio si generano le sinergie con il territorio e con il paesaggio.